Circa
un anno fa il gruppo Gerusalemme, oggi Emmaus, ci aveva salutato con in mano
il testimone di una staffetta 4 x 100 tutta un po particolare per iniziare
una corsa davvero speciale: alla scoperta del disegno che ognuno di loro/noi
è chiamato ad essere.
Una corsa verso la felicità, che richiede coraggio, passione ed entusiasmo
e nella quale il corridore può sempre contare sullamore di Dio;
sulla spinta di un amico speciale, lo Spirito Santo e sullenergia del
pane spezzato sullaltare.
Così 11 ragazzi del gruppo Emmaus non si sono fermati, ma si sono messi
alla ricerca di Dio che dopo i Sacramenti non li ha salutati e che loro non
hanno voluto salutare.
Rebecca, Giulio, Alessandro Bravin, Andrea Bravin, Sofia, Martina, Matteo,
Rosetta, Christian, Gaia, Andrea Zapponi, insieme a me, Antonella, e ad Ale
fratello, hanno iniziato una nuova avventura che li ha visti impegnati il
venerdì nel tardo pomeriggio, dalle 18.00 alle 19.00, così che
i compiti e lo studio, che in prima media richiedono sempre più tempo
e impegno, fossero finiti prima di arrivare in oratorio per passare un po
di tempo insieme.
Questo Amore che ha creato tutto per te vuole anche stare
con te.
Per questo si è fatto persona e cammina sulla tua stessa
strada, ti incontra nella tua vicenda quotidiana, ti sta vicino, ti spalanca
gli occhi perché tu possa guardare OLTRE
È questa la frase che ci ha accompagnato questanno. Una frase
che per le dimensioni del cartellone su cui è stata scritta ha occupato,
non solo gran parte di una parete delle nostra stanza di catechismo, ma ha
anche riempito le ore passate insieme.
Una frase che ha fatto da sottofondo alla visione di tre cartoni animati che
ci hanno aiutato a conoscere le tre virtù teologali: fede, speranza
e carità.
La fede approfondita con la storia del cartone animato Il gatto e la
gabbianella, insieme al brano del Vangelo di Luca la pesca miracolosa,
che ci hanno svelato e indicato di spiccare il volo: fidarsi di un Dio
che ama.
La speranza che il protagonista del film Kung Fu Panda ci ha insegnato
a mettere in moto per mettersi in cammino verso una
meta, si può, infatti, ricollegare direttamente alla parola latina
pes, piede; e il verbo sperare può anche significare attendere,
ovvero tendere verso, essere teso. Proprio come una corda è tesa tra
due estremi, così anche noi siamo tesi verso quel Dio che ci ha legati
a sé con l'amore di suo Figlio.
Un legame che ci dà sicurezza, ci sostiene, a cui possiamo aggrapparci
per vincere lo scoraggiamento e per rispondere all'aspirazione di felicità:
punta in alto, credi a me
guarda avanti e non fermarti mai.
Sperare non è chiedere di non cadere mai ma è avere
la forza di rialzarsi e andare avanti.
Proprio come nella parabola del Padre Misericordioso e nelle tappe della Via
della Croce o Croce Via, preparata da noi ragazzi per un venerdì
di Quaresima, che ci ha fatto scoprire cinque caratteristiche dellamore
di Gesù: amare sempre; amare gratis; amare
senza misura; amare tutti; amare sul serio.
Cinque caratteristiche che ci indicano la direzione dellamore, quella
che ha scelto Gesù: solo chi cammina sulla via della croce riconosce
come ama Gesù; solo chi sta sotto la croce, riconosce quanto è
amato da Gesù, solo chi si lascia amare da Gesù, impara ad amare.
Ed eccoci arrivati alla terza virtù: la carità, tradotta con
avere cura per laltro, cercare il suo bene,
sapendo rinunciare a qualcosa di sé per costruire e realizzare insieme
a lui un progetto di amore e di felicità, proprio come nellappassionante
storia La principessa e il ranocchio. Scava dentro di te,
e scopri se ciò che vuoi, è ciò di cui hai bisogno.
La carità è la strada per incontrare Dio, una strada che è
possibile solo se si cambia direzione e si impara a guardare il prossimo e
la realtà che ci circonda secondo la prospettiva di Gesù!
Beh, che dire? Tre virtù che permettono ad ognuno di dare il meglio
di sè e di avvicinarsi sempre di più a Dio perché da
Lui sono donate e in Lui hanno il punto di riferimento.
Tre virtù che ci hanno permesso di vivere un anno appassionante e avvincente
che è stato reso possibile con laiuto di Ale fratello, i ragazzi
e tutte le loro famiglie, ai quali ridico GRAZIE!
Antonella
Lunedì 13 giugno 2011, si è riunito per la prima volta il nuovo
Consiglio Pastorale Parrocchiale, costituito ad esito delle elezioni del 21/22
maggio 2011, su convocazione del Parroco, per un primo momento di conoscenza
ed un fraterno saluto. Presenti 16 membri su 19.
All'inizio dell'incontro, dopo la preghiera, il Parroco ha rivolto il proprio
saluto e ringraziamento ai presenti, per aver accettato di far parte di questo
organismo di partecipazione.
Quindi ha proposto una riflessione sul ruolo del Consiglio Pastorale, sottolineando
la necessità di prendere coscienza della missionarietà
a cui sono chiamati tutti i cristiani, come risposta all'iniziativa dello
Spirito, unico vero protagonista della Chiesa, da invocare e accogliere.
- Don Gian Mario ha comunicato che, dopo la pausa estiva, la ripresa delle
attività pastorali avverrà in occasione della Festa della Parrocchia
che verrà celebrata domenica 9 ottobre.
- E' stato approvato, all'unanimità dei presenti, l'affidamento di
alcuni incarichi: Carmine Bordieri sarà il Segretario del nuovo Consiglio,
mentre i compiti di segreteria verranno svolti da Paola Boldi Brivio; Luigi
Zapponi e Rina Madei Giacomantonio faranno parte del Consiglio Parrocchiale
per gli Affari Economici, insieme a Angeloni Luciano, Ballini Gianni e Capriotti
Mara; Giorgio Zubani sarà il rappresentante della Parrocchia presso
il Consiglio Pastorale Zonale.
- E' stato ricordato che la Zona Nord della Diocesi di Brescia vivrà
la "Missione Giovanile" dal 16 al 25 settembre che coinvolgerà
per dieci giorni i giovani in varie proposte e attività. I giovani
della nostra Parrocchia intendono prendere l'impegno di animare con musica
e canti una S. Messa festiva, almeno una volta al mese e le concrete modalità
di svolgimento di questa iniziativa verranno messe a punto con i giovani stessi.
- Luigi Zapponi ha comunicato che si sono svolte alcune riunioni preparatorie
del Consiglio Affari Economici, al fine di pianificare un "metodo di
lavoro" da seguire nei prossimi anni. Si intenderà soprattutto
garantire assoluta trasparenza alla gestione finanziaria, secondo le indicazioni
della Diocesi di Brescia, attraverso comunicazioni al Consiglio Pastorale
e, quindi, a tutta la Comunità.
- Giorgio Zubani ha riferito che nell'ultima riunione del Consiglio Zonale
è stata comunicata l'intenzione del Vescovo di non promulgare una nuova
Lettera Pastorale per il 2011/12. Mons. Monari intende chiedere commenti e
approfondimenti sulla Lettera del 2010 "Tutti siano una cosa sola".
- In relazione al Pellegrinaggio in Terra Santa che si dovrebbe svolgere nella
prossima primavera, Don Gian Mario ha precisato che sarà un pellegrinaggio
soprattutto "parrocchiale", da inserire all'interno di un percorso
pastorale di preparazione per tutta la nostra Comunità. E' stato individuato
il probabile periodo in cui verrà effettuato: dal 26 aprile al 3 maggio
2012.
- Il Parroco ha detto di aver avuto un colloquio con S.B. Mons. Fouad Twal,
Patriarca di Gerusalemme, che ha comunicato di aver ricevuto un'impressione
molto positiva della nostra Comunità, in occasione della celebrazione
delle Cresime e Prime Comunioni in parrocchia, domenica 5 giugno. Manda a
tutti il suo saluto e la sua benedizione.
L'incontro è terminato alle ore 22.10.
Il Segretario
Il sito ufficiale dell'evento è www.family2012.com.
In esso possono essere reperite tutte le informazioni, le testimonianze, il
programma di massima e le catechesi preparatorie.
In una ideale staffetta generazionale, ai giovani (e non solo a loro) che si preparano a partecipare alla GMG di Madrid, consegniamo il testimone di chi ha vissuto, nel recente passato, esperienze simili...
GMG 2000: LA TESTIMONIANZA DI FRANCESCO
Sono
già trascorsi ben undici anni da quellagosto del duemila, anno
in cui la nostra capitale si preparava ad ospitare un fiume di giovani provenienti
da tutto il mondo che con grande entusiasmo si apprestavano a vivere la Giornata
Mondiale della Gioventù. Tra i tanti giovani cero anche io, Francesco,
allora nemmeno maggiorenne, ospite di una folta comitiva proveniente
da Casazza e capitanata da Don Luca a quel tempo curatore della nostra parrocchia.
A dir la verità non sapevo bene cosa fosse una GMG e come si svolgesse
ma poter aver loccasione di vivere Cristo insieme al Papa e a tanti
altri giovani provenienti da ogni parte del mondo fu davvero la spinta che
mi portò a vivere quello che ancora oggi annovero tra i ricordi più
belli della mia vita. Ricordo tanti protagonisti di quel lungo viaggio in
treno: Giulio, Sergio, Elia, Alfonso, Cristina, Don Luca e tanti altri giovani
determinati e consapevoli di avere lopportunità di vivere una
grande esperienza.
Poco importa se ad attenderci a Roma non trovammo un albergo a cinque stelle
ma una palestra, poco importa se dormimmo a terra nei sacchi a pelo, eravamo
tutti alimentati costantemente dalla grande emozione per quanto stavamo per
vivere.
Sono tanti i ricordi che mi vengono in mente ripensando a quei giorni; la
lunga marcia verso Tor Vergata, i volti delle centinaia di volontari che durante
la strada non smettevano di incoraggiarci chiamandoci per nome visto il caldo
e la fatica nel portare i nostri zaini sulle spalle.
Ricordo Tor Vergata, chilometri di prato verde, ricoperto di giovani che cantavano,
pregavano, commentavano la trepida attesa dellincontro con Papa Giovanni
Paolo II che sarebbe avvenuto la sera stessa.
Eravamo tanti, eravamo parecchio distanti dal palco, ma potemmo seguire tutta
la serata dai maxischermi.
Ricordo anche che questa lontananza fisica dal Papa un po
mi faceva soffrire, mi sembrava di essere uno tra i tanti e di essere anche
poco fortunato rispetto a chi stava godendo di quel magnifico spettacolo seduto
comodamente proprio sotto il palco.
E
pensare che tutto quello che mi porto dentro viene proprio dalle ultime parole
pronunciate dal Papa quella sera: Buonanotte a tutti, soprattutto a
quelli più lontani che hanno solo potuto sentire la mia voce.
Quelle parole mi aprirono il cuore, e mi diedero proprio la sensazione che
Gesù è per tutti, soprattutto per quelli più lontani,
che Gesù è sempre accanto a noi anche quando ci sembra solo
di sentire la sua voce in lontananza.
Non avrò lopportunità di vivere la GMG di Madrid, ma se
lavessi avuta mi sarei incamminato ricordando le parole che Papa Giovanni
Paolo II ci disse quella sera a Tor Vergata: Voi siete le sentinelle
del mattino. Si, noi giovani siamo le sentinelle di questo mattino,
siamo quel sale che ogni giorno può dare sapore a questa terra, nel
nome di Gesù, quel Gesù che si è già fidato di
noi, affidando alle nostre fragili mani un dono damore che vale ogni
rischio. La vita!
GMG 2005: LA TESTIMONIANZA DI SARA
Ciao
a tutti!
Sono Sara Zubani, vi racconterò qualcosa della mia GMG
Questestate a Madrid dal 16 al 21 agosto, sarà la XXI edizione.
Ho un ricordo gioioso e frizzante della GMG: eravamo circa un milione e duecentomila
giovani, provenienti da oltre cento nazioni del mondo! La GMG a cui ho partecipato
è quella del 2005, a Colonia (Germania)
era lanno della
maturità, avevo 18 anni.
Il nostro gruppo di Maria Madre della Chiesa (Casazza) era composto da: Andrea
Garzoni, Antonella Morgano, Don Andrea Rodella, (che definirei il nostro capo
gruppo), Elena Zubani, Elia Lombardi, Francesco Lovecchio, Luca Cingia, Nicola
Pomarici, Riccardo Zanola, Stefano Gatti
spero di non dimenticare nessuno!
Il motivo per cui ho deciso di partecipare a questa manifestazione è
stato prima di tutto la curiosità; mia sorella Elena era stata a Roma
nel 2000 (lultima GMG di Papa Giovanni Paolo II) ed era tornata entusiasta
e carica di unenergia nuova!
Il viaggio è stato molto bello, la partenza è stata preceduta
dalla celebrazione della S. Messa nella stazione di Brescia alle 5.00 del
mattino: eravamo tutti un po assonati! Al termine di questa ci hanno
suddiviso nei vari vagoni del treno, ed è proprio in questa occasione
ho conosciuto Luca! Avevamo un treno riservato a noi giovani, il modo ideale
per iniziare a conoscerci tra di noi e fare gruppo
Allarrivo a Colonia ci hanno suddiviso in varie famiglie che avevano
dato la loro disponibilità ad accogliere i vari pellegrini
Io
e mia sorella eravamo ospitate da una signora nubile, Christina, sempre molto
attenta ai nostri bisogni, che ci ha messo a disposizione il suo salotto come
camera da letto; si alternavano notti comode sul divano a quelle più
spartane sul tappeto.
Christina si alzava sempre con noi (anche alle 5.30 del mattino) per farci
la colazione ed esser aggiornata su quello che avremmo fatto durante la giornata.
Non abbiamo avuto per fortuna problemi di comunicazione
parlavamo inglese
senza problemi.
Lunica
notte passata maluccio
è stata quella della veglia con il Papa
un po di freddo
!
Ripensando alla GMG, mi ritorna alla mente limmagine delle distese di
giovani sorridenti e gioiosi
quando ci si incontrava con gli altri
italiani cera una sorta di canzoncina tipo inno da stadio "Italiano
batti le mani!", seguita dal battito di mani ritmato ...e così
ci si riconosceva subito tra connazionali
si sa che gli italiani si
fanno sempre riconoscere!:)
Il bello è che con tutti cera un clima familiare
come se
ci si conoscesse da tempo
La persona che ho in mente se penso alla GMG non può esser altri che
Luca
in quei giorni ci siamo conosciuti, e
ridendo e scherzando
è iniziata la nostra storia damore!
Un momento che ricordo con grande gioia è stato il bellissimo pomeriggio
allo Stadio per la festa degli italiani con canzoni e un clima di grande festa;
oppure i momenti di catechesi nei vari palazzetti dello sport.
bei momenti
che davano spunti su cui poter riflettere.
Dopo questi anni posso dire che è stata una bellissima esperienza che
almeno una volta nella vita bisogna provare
anche solo per capire che
credere non è una cosa per i soli adulti o una scelta antiquata...
tuttaltro! Se abbiamo la fortuna di riscoprire la fede o di rinvigorirla
in questi incontri sarà molto più facile affrontare la nostra
vita con una spinta in più sia nei momenti felici che in quelli di
difficoltà
Sicuramente ai ragazzi che si preparano a partire
auguro di instaurare con gli altri giovani rapporti veri e profondi, e anche
tramite questo riscoprire che attraverso lamore al nostro fratello avvertiamo
crescere l'unione con Dio.
hai partecipato anche tu ad una GMG (dal 1985 al 2008!): posta
qui la tua testimonianza:
ricorda di mettere il tuo nome, di dove sei e magari una foto dell'evento
Anche ledizione 2011 del nostro Palio delle Contrade è andata
in archivio e la vittoria degli Azzurri, capitanata dallinossidabile
coppia Pacini-Zapponi, è stata più che meritata, nonostante
lottimo risultato dei Rossi, giunti a soli 7 punti dalla vetta (il tabellino
dei punteggi lo trovate nelle pagine di questa Bussola).
Ledizione di questanno resterà sicuramente nella storia
come una delle più tormentate dalla pioggia, che ha messo a dura prova
lorganizzazione: per riuscire a rispettare i tempi previsti senza ridurre
troppo i momenti di gioco, sono stati fatti salti mortali.
Oltre alla tanta acqua, la ricetta del XVII Palio ha visto, tra gli ingredienti,
una massiccia dose di entusiasmo dei bambini; una manciata di sana competizione
sportiva; qualche granello di animosità (che senza esagerare mette
un po di pepe alle serate!); un pizzico di stanchezza in capitani e
organizzatori, tutti molto impegnati a far andare la macchina
a pieni giri e una discreta partecipazione di un pubblico, attento spettatore
e gastronomo di qualità.
Ci sono stati momenti di grande gioia, incontri tra persone che non si vedevano
da tanto tempo, belle prestazioni sportive, tanti bambini spensieratamente
giocosi e famiglie dedite a una serata di sereno svago.
Come sempre, ci sarà da rivedere qualche dettaglio e alcuni aspetti
organizzativi, cercando di mettere al centro il senso più vero che
vogliamo operi in questo coinvolgente evento: alla ricerca della giusta miscela
di sport divertimento partecipazione spettacolo
impegno incontro leggerezza allegria.
Il nostro Palio è un grande patrimonio che si è consolidato
nel tempo, con il contributo di tante persone (alcune ci guardano dallAlto)
e ha portato un significativo contributo alla maturazione del quartiere. Regala
sempre tanta partecipazione e divertimento ai più piccoli, anche se
è necessario riuscire a sostenere i capitani nell'opera di coinvolgimento
di sempre più persone: limpressione è che i grandi non
si divertono più tanto o, quanto meno, non si appassionano come qualche
anno fa.
Operare una riflessione in tal senso mi sembra doveroso da parte di tutti
(anche per chi, finora, è stato semplice spettatore), per non lasciare
che tutto avvenga solo perché si è sempre fatto così,
ma piuttosto perché è bene fare così.
La conclusione di queste poche righe sono un ringraziamento, tributo sentito,
per chi ha messo in gioco un po se stesso per rendere belle
le serate del Palio: i giocatori di tutte le età; gli arbitri; chi
ha servito allo stand, alla cassa, in cucina o al bar; chi ha allestito il
fuoco, lo spiedo o la pesca; chi ha tenuto puliti gli ambienti;
chi ha fatto la spesa; chi ha contribuito alla lotteria; Don Gian Mario e
i Don che sono venuti a trovarci; i capitani; gli spettatori
chi si
è messo al servizio senza aspettarsi niente in cambio e volendo generare
solo armonia e concordia allombra del campanile.
Appuntamento al Palio n. 18, con la voglia di essere in tanti a vivere lesperienza
di fare famiglia sotto lamorevole sguardo di Maria Madre
della Chiesa.
GSO CASAZZA