Per
tanti anni a venire, a Casazza, si parlerà del rogo della vecchia 2011.
Il fantoccio della vecchia, nei giorni precedenti, aveva fatto "bella
mostra" di se in giro per le scuole del quartiere e a tutti aveva "parlato"
di quanto è brutto il negativo che ci portiamo dentro. La serata primaverile
ha convinto anche molte famiglie ad uscir di casa con i bambini, prendendo
letteralmente d'assalto lo stand delle salamine. Gli spazi dell'oratorio
si sono riempiti di tante persone che hanno sentito l'inizio della primavera
come stimolo al risveglio del piacere di stare insieme. Il fuoco, allestito
ad arte, ha bruciato tanto a lungo e tanto bene da illuminare buona
parte del quartiere. La sua forza purificatrice ha innalzato in cielo
faville di incantevole luce, tali da ricordare a ciascuno quanto sia
necessario bruciare "l'Uomo vecchio" che è in noi, per elevare a Dio
la nostra esistenza. L'ottimo risultato della manifestazione è sicuramente
frutto del grande "lavoro di squadra" che ha coinvolto varie realtà
oratoriali che, specie in simili occasioni, non si tirano indietro e
si spendono alla grande per la gioia di tanti. Il
più sentito ringraziamento per l'opera svolta va a Marino, che ha saputo
rendere il fantoccio della vecchia il più rispondente possibile a ciò
che l'immaginario collettivo associa al male. Insieme a Roberto e a
Beppe, tutti i membri del GSO hanno contribuito a tramandare la tradizione
ai più piccoli. Un grazie va tributato di cuore agli infaticabili "fochisti"
e a tutti coloro che hanno sfornato e servito "salamine e patatine"
in quantità industriale per soddisfare l'inaspettata ondata di richieste.
I complimenti più "calorosi" spettano di diritto ai volontari del "Gruppo
Valcarobbio antincendio" che hanno realizzato un rogo memorabile, fornendo
uno spettacolo che ha letteralmente "infiammato" la splendida serata.
Concludo con un augurio. Bruciata la vecchia a metà Quaresima, ci avviciniamo
a grandi passi alla Settimana Santa: il fuoco, che simbolicamente rappresenta
lo Spirito, possa invadere il nostro animo, scaldare il nostro cuore
e prepararci quotidianamente all'incontro con il Risorto. Il ricordo
della bella serata del "giovedì grasso" non si svuoti nel seguire un
fil di fumo…
Carmine
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